Sapone d’Aleppo

Il sapone d’Aleppo, antenato del sapone di Marsiglia, arricchito con olio di alloro, viene prodotto nei calderoni di pietra del mastro saponaio che, da una sottile miscela di acqua, soda naturale, olio d’oliva e olio di alloro, realizza un prodotto molto apprezzato dalle grandi qualità.

L’olio d’oliva nutre la pelle, dilata i pori per un lavaggio profondo.
L’olio di bacche di alloro ripristina il film idrolipidico protettivo sulla pelle.
La sua azione iperemica e antiparassitaria conferisce al sapone d’Aleppo le sue proprietà dermatologiche.
Il suo impatto è molto interessante sulla pelle sensibile soggetta a brufoli, arrossamenti ed Eczema…

Produzione

Ogni anno, a novembre, quando gli oli d’oliva vengono prodotti, si ripete lo stesso rituale nei caravanserragli dei vecchi suq di Aleppo.

L’olio d’oliva viene trattato con acqua e liscivia ottenuta dalla cenere di legno, lentamente in un calderone di pietra, utilizzando lo stesso sistema di saponificazione usato in antichità.

Alla fine della cottura, durante il raffreddamento, viene aggiunto l’olio d’alloro, il cui compito è quello di profumare e di arricchire il sapone. La qualità del sapone dipenderà dalla quantità di olio d’alloro utilizzato, che può giungere al 60%.

I saponi d’Aleppo, che sono ancora di colore verde, vengono messi in impalcature a forma di torre, dove vengono lasciati a maturare all’aria fresca per non meno di dodici mesi.

In questo periodo di maturazione il sapone inizia a cambiare colore, dal verde diventerà d’un colore dorato. Ciò avviene a causa della clorofilla dell’olio d’oliva che, illuminata dai raggi solari, produce questo cambiamento cromatico. Wikipedia